Loading ...
CHIAMA ORA

Si verifica in caso di decesso di un familiare e produce il passaggio dei beni del defunto a uno o più eredi. Nel caso in cui il deceduto avesse nel suo patrimonio beni immobili è obbligatorio consegnare all’agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. L’imposta da versare sarà comunicata più avanti, dopo i necessari controlli fiscali. La successione si distingue in legittima e testamentaria. È legittima, quando il deceduto non ha lasciato un testamento; nel caso opposto sarà testamentaria. L’erede ha a disposizione tre comportamenti diversi nei confronti di un’eventuale eredità:

  L'accettazione
  L’accettazione con beneficio di inventario
  Il rifiuto

Possono aspirare all’eredità coniuge, figli, ascendenti, fratelli (se il deceduto non aveva figli). Se il defunto non aveva moglie e neppure figli, l’eredità spetta ai parenti entro il sesto grado. Se non esistono congiunti entro il sesto grado, i beni passano allo Stato. Se l’eredità è accettata, ma con beneficio di inventario, gli eventuali successori devono compensare possibili debiti del deceduto, ma senza oltrepassare il valore di quanto hanno ottenuto dalla successione. Se la successione è rifiutata, l’erede non entrerà in possesso dei beni del defunto, ma al contempo non dovrà neppure far fronte ai suoi debiti.

DICHARAZIONE DI SUCCESSIONE

Deve essere presentata dai successori, dai chiamati all'eredità, dai legatari entro un anno dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. La dichiarazione può essere presentata direttamente dal contribuente in vari modi:

  Mediante i servizi telematici
  Attraverso un intermediario abilitato (professionisti o CAF)
  Presso l'ufficio competente dell'Agenzia delle Entrate.

Non è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione se:
  Il defunto non possedeva beni immobili
  Il totale dei beni mobili è inferiore a 25.822 euro
  I successori avevano una parentela in linea retta con il defunto

È invece obbligatorio se:

  Il deceduto possedeva beni immobili
  Il defunto aveva beni immobili e mobili
  Il totale dei beni mobili del defunto ha un valore superiore ai 25.822 euro
  Gli eredi non avevano parentela in linea retta con il defunto
  Il deceduto non ha lasciato un testamento

Se il defunto ha lasciato un testamento, questo deve essere pubblicato presso un notaio, affinché gli interessati possano conoscerne il contenuto. Una volta fatta la pubblicazione, si può redigere la dichiarazione di successione e successivamente, si potrà procedere con la divisione dell’eredità.

Alla morte di un familiare bisogna avvisare l’istituto previdenziale. Per quanto riguarda la pensione INPS si deve informare l’anagrafe comunale del decesso, che a sua volta si occuperà di informare l’ente previdenziale. Invece, i medici necroscopi, entro 48 ore dalla morte, devono inviare il certificato di accertamento di morte all’INPS e al Comune. La pensione di reversibilità o diretta spetta:

  Al coniuge; al coniuge separato, se il deceduto era iscritto all’ente previdenziale, prima della sentenza di separazione; al coniuge divorziato, se percepisce assegno di divorzio e non ha contratto nuovo matrimonio; al coniuge separato con addebito

  Ai figli minorenni (naturali, riconosciuti legalmente, legittimi, adottivi o legittimati); agli studenti di scuola media superiore (18-21 anni), disoccupati, a carico del genitore deceduto; agli studenti universitari (solo per la durata del corso legale di laurea), disoccupati, a carico del deceduto; agli inabili, di qualsiasi età, a carico del genitore defunto.

  Ai nipoti (parificati ai figli legittimati), minorenni e a carico del deceduto.

Se il deceduto possedeva conti correnti, azioni, fondi di investimento, depositi titoli, libretti postali, ecc., i familiari devono informare del decesso l’istituto bancario o quello postale con cui il deceduto aveva dei rapporti contrattuali. È obbligatorio consegnare alcuni documenti:

  Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  Certificato di morte

La banca o l’istituto postale bloccheranno il conto del defunto finché i familiari non consegneranno l’atto notorio. Si devono poi presentare anche:

  La dichiarazione della banca, della posta o della finanziaria con registrate tutte le attività eseguite dal deceduto e il saldo al momento del decesso
  Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  Certificato di matrimonio
  Certificato di morte
  Stato di famiglia storico del defunto
  Stati di famiglia degli eredi
  Fotocopia del documento di identità e codice fiscale del defunto
  Fotocopie dei documenti di identità e codici fiscali di tutti gli eredi
  Copia conforme del testamento
  Copie dei contratti stipulati con l’istituto di credito
  Copia della sentenza di separazione
  Originale della rinuncia all’eredità

Si deve comunicare l’avvenuto decesso di un familiare e poi consegnare il certificato di morte alle società intestatarie di polizze per auto, infortuni o rischi di morte. Per la Polizza RC auto, gli eredi hanno tempo sei mesi per effettuare il passaggio del mezzo. Se esistono più eredi, il veicolo risulterà intestato a più soggetti; se tutti sono concordi, il veicolo può essere intestato a uno solo dei successori.

Il decesso di un familiare e l’eventuale variazione di utenza deve essere comunicata alle aziende che forniscono dispositivi per distribuire acqua, gas, luce e lo stesso vale anche per le utenze telefoniche. Inoltre, anche l’intestazione della cartella esattoriale per la tassa di smaltimento rifiuti e quella per l’IMU devono essere annullate o modificate.

Si può annullare o modificare l’intestatario dell’abbonamento Rai tramite raccomandata.

Uno degli eredi deve presentare la dichiarazione dei redditi, in vece del familiare deceduto, e sarà relativa all’anno in cui il familiare è deceduto.

L’anno seguente a quello in cui si sono sostenute le spese per il funerale, è possibile richiedere detrazioni d’imposta del 19% (sull’importo di 1.550 euro).